101 f.2 e 101 g.2: Nuraghe Cunventu, a Mogoro e nuraghe Fenu a Pabillonis

101 f.2 e 101 g.2: “Il Nuraghe Su Cunventu è posto su di un pianoro di roccia affiorante a ridosso dell’abitato moderno di Mogoro, nella parte meridionale. Si tratta di un nuraghe monotorre costruito in blocchi di calcare squadrati, che si erge per almeno sei filari sopra terra e presenta un prospetto ben definito e leggibile anche da lontano. Venne indagato nel XX secolo con scavi non sistematici intrapresi dall’allora Ispettore Onorario Cornelio Puxeddu. Il sito, posto a bordi di un vasto altopiano che si affaccia sulla valle del Rio Mogoro, fronteggia la vicina Giara di Collinas verso SE e quella di Siddi a E, che delimita la valle nell’altro lato. Come per gli altri pianori elevati della Marmilla, anche in questo caso un sistema di insediamenti nuragici bordava il rilievo naturale: nel lato orientale oltre al Nuraghe Su Cunventu ne facevano parte il nuraghe Siaxi e il Nuraghe Nieddu, mentre verso Sud erano disposti il nuraghe Is Mindas e il Nuraghe Scoma Quaddu. La punta più meridionale del sistema era occupata dal grande nuraghe Cuccurada e dal Nuraghe Cobaia. L’accesso all’altura era così regolato in tutta la sua ampiezza da una serie di torri poste in punti strategici.
Il complesso archeologico denominato Nuraxi Fenu, ubicato presso la stazione ferroviaria di Pabillonis, “si estende su un’area di circa 1.600 metri quadri: la sua posizione si colloca lungo l’antico asse viario che, dalla laguna di Marceddì, conduceva verso l’interno passando per le terme di Sardara, le Aquae Neapolitanae di Età Romana. La porzione occidentale dell’area archeologica era stata in parte smantellata intorno al 1870 per la costruzione di un ponte a supporto della ferrovia ma tutta la zona, interessata da plurisecolare e intensa attività agricola, risulta aver subito dei danni. Il sito è stato oggetto di ripetute campagne di scavo nel periodo 1996-2004 che ne hanno messo in luce le strutture per tutta l’estensione. La parte centrale del complesso è occupata da un nuraghe di tipo polilobato costruito con blocchi di basalto, del quale sono riconoscibili cinque torri, oltre a quella principale attorno alla quale si sviluppano, compreso un cortile interno. Sul versante settentrionale l’edificio è protetto da un antemurale turrito, in cui un villaggio di capanne si inserisce tra questo e il bastione centrale, mentre altre capanne si sviluppano nel settore meridionale. Le sezioni di terra che delimitano lo scavo archeologico lasciano intravedere come le strutture continuino oltre l’area scavata e recintata. Il nuraghe, di planimetria complessa, venne edificato nelle sue parti strutturali principali con blocchi di basalto poliedrici di dimensioni ciclopiche. Si compone di una torre centrale poco conservata in altezza affacciata su un cortile semicircolare nel lato a Nord-Est: attorno a questo corpo principale si sviluppano altre tre torri circolari, chiaramente riconoscibili nonostante le evidenti superfetazioni e modifiche effettuate in periodi diversi.” (Sardegna Cultura)
Le foto del nuraghe Su Cunventu sono di Antonello Gregorini e Marco Cocco. Quelle del nuraghe Fenu sono di Andrea Mura-Nuragando Sardegna

 

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