Testimonianze protostoriche a Ittireddu

Il nuraghe Funtana, di Ittireddu, “si trova a circa 1 km a Sud-Est del centro abitato ed è raggiungibile per mezzo di una strada comunale che passando per Funtana ‘e Josso scavalca su un ponticello il Rio Calarighes. Il monumento, costruito in irregolari filari di blocchi trachitici, è un nuraghe complesso che consta di una torre principale alla quale, in epoche successive, furono aggiunte due torri laterali ed un muro di rifascio che delimitarono, nella parte antistante l’ingresso, un piccolo cortile rettangolare. La torre centrale, alla quale non è più possibile accedere direttamente, ma soltanto attraverso la torre di NE, ha l’ingresso orientato a SE delimitato superiormente da un possente architrave sormontato da un finestrino di scarico. Tale ingresso immette in un andito lungo più di 4 metri coperto da un solaio piano costituito da quattro lastroni. Tra il soffitto e le pareti furono inseriti, al momento della costruzione, alcuni pezzi di sughero, ancora oggi perfettamente conservati, con la probabile funzione di garantire elasticità nei movimenti dovuti alle escursioni termiche…L’intera costruzione poggia su una fondazione costituita da un vespaio alto più di un metro e costituito da pietre di piccola e media pezzatura. Nell’area circostante il nuraghe sono individuabili labili tracce di alcune capanne…”

Sempre in territorio di Ittireddu, per raggiungere la fonte sacra di Funtana ‘e Baule, “a destra della Provinciale Ittireddu-Bono, a circa 2 km da Ittireddu, si imbocca un breve tracciato a fondo naturale e lo si percorre per poche decine di metri. Il monumento, che sfrutta una polla d’acqua sorgiva, è costruito in blocchi di trachite rozzamente lavorati nella parte superiore, mentre la tessitura muraria della parte inferiore è costituita da corsi regolari di conci parallelepipedi. Un breve dromos (largh. m 1,48; lung. m 0,80), in origine lastricato, precedeva il vano del pozzo a pianta trapezoidale, con copertura (oggi in parte crollata) a lastre piane degradanti verso il fondo sormontate da un tumulo di pietre e terra. Una piccola scala di cinque gradini prende avvio dalla soglia, delimitata da due stipiti, e conduce alla base del pozzo, anch’essa di forma trapezoidale, profondo m 1,70.”

I brani, a cura di Francesco Galli, sono tratti dal libretto “il Museo e il Territorio” (Collana “Sardegna Archeologica” – Carlo Delfino Editore)

Le foto del nuraghe Funtana o Sa Funtana, sono di Nicola Castangia e Maurizio Cossu. Quelle della fonte sacra Funtana ‘e Baule, di Nicola Castangia e Giovanni Sotgiu.

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