Sono proseguiti con un incontro dal titolo “La Sardegna e i territori al di là del mare: le navi, le rotte, gli scambi” gli appuntamenti a Sassari organizzati dalla nostra Associazione in collaborazione con la Fondazione di Sardegna, la Fondazione Segni, l’Associazione ISSLA e l’Università delle Tre Età.
A introdurre e guidare la sessione tematica, mercoledì 16 aprile, è stato Antonello Sanna, socio dell’Associazione. Con Anna Depalmas, Professoressa ordinaria di Preistoria e Protostoria presso l’Università degli Studi di Sassari, i partecipanti hanno avuto la possibilità di capire meglio le relazioni tra i popoli e i collegamenti culturali, commerciali e politici tra i gruppi.
Nel corso del II millennio BC, che comprende quasi tutta la protostoria, i mari che circondano la Sardegna si frappongono tra essa e la penisola italiana e gli altri territori che si affacciano sul mare Mediterraneo. In particolare, la frapposizione dei bacini pelagici ha influito con incidenza variabile nel tempo sui collegamenti culturali, commerciali e politici intercorrenti tra i gruppi insediati e le formazioni culturali nei vari comparti geografici a riprova – accanto alla forte tendenza ad avvicinare le comunità stanziate sulle opposte sponde – della funzione di distanziamento propria dei mari.
La conversazione ha permesso ai partecipanti di immergersi in una riflessione sulle relazioni transmarine tra la Sardegna e altri territori insulari e continentali nel corso delle età del bronzo e del primo Ferro, attraverso l’analisi critica degli indicatori archeologici, principalmente materiali importati ed esportati, dei mezzi di trasporto e dei territori coinvolti nei contatti.