La classificazione delle torri nuragiche secondo Giovanni Lilliu

Nella classificazione delle torri nuragiche Lilliu introduce la distinzione fra due tipi di nuraghi:«la prima forma è quella del nuraghe a tholos, cioè con la camera circolare coperta dalla falsa cupola o pseudovolta. È la forma ricordata dagli scrittori greci quando parlano di «daidàleia» e di «tholoi» in Sardegna, costruzioni fatte “al modo arcaico greco”, cioè miceneo …

La seconda forma è quella del nuraghe “a corridoio” … o “pseudonuraghe” o “nuraghe a galleria” [e in essa] potrebbe vedersi la componente occidentale, di gusto dolmenico-rettilineo o a “trilite”».

Sulla cronologia di queste costruzioni, Lilliu sembra inizialmente perplesso, ma nel prosieguo dell’opera i circa trenta nuraghi a corridoio allora conosciuti gli appaiono architetture attardate e decadute, segno del tramonto di una civiltà, create per contrastare gli invasori cartaginesi e romani.

I risultati delle analisi radiometriche effettuate su materiale organico del Peppe Gallu di Uri forniscono una datazione compresa fra VI-III sec. a.C., a conferma della cronologia bassa avanzata da Lilliu che in questi monumenti riconosceva le costruzioni sotterranee e le grotte di Diodoro (IV, 30; V, 15, 4), su informazione

di Timeo del IV sec. a.C., e le spelonche ricordate da Pausania (X, 17) e da Zonara (VIII, 18) con riferimento alle campagne consolari contro i sardi Iolèi e Bàlari nel 231 a.C.

Nella seconda edizione della Civiltà dei Sardi, sulla base di nuovi dati, pur confermando che il nuraghe a tholos «ha preceduto nel tempo … come invenzione» quello a corridoio, tuttavia «nell’applicazione ora si trova congiunta organicamente col nuraghe a tholos, risultando le due forme coeve».

Pertanto, il nuraghe a corridoio «fu un prodotto tanto antico nell’origine quanto attardato nella conservazione. Per tale carattere e anche per la varietà della stessa forma, ne vediamo la durata per più di un millennio, con tappe ben indicate dalle cronologie al C14: circa 1800 a.C. del Bruncu Màdugui, circa

1200 a.C. dell’Albucciu, tra VI-IV sec. a.C. del Peppe Gallu».

Le foto del nuraghe Albucciu di Arzachena sono di @Marco Secchi fotografia. Quelle del protonuraghe Bruncu Madugui o Bruncu Maduli di Gesturi sono di Andrea Mura- Nuragando Sardegna. Il nuraghe Peppe Gallu è purtroppo ridotto ai minimi termini.

 

 

 

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