Il tesoro di Mugahid al ‘Amiri, detto Musetto

Si racconta che intorno all’anno mille (1004 o 1015) il famoso pirata Giacomo Mugahid al ‘Amiri, chiamato popolarmente Musetto, signore di Dena (e delle Baleari), assalì la Sardegna, catturando donne e bambini e compiendo indicibili stragi. I re di Rum (impero bizantino) attaccarono e sconfissero a loro volta i mussulmani e da allora l’isola non subì più incursioni.

Una leggenda vuole che Musetto avesse nascosto un inestimabile tesoro nei pressi del Nuraghe Diana, situato sul litorale quartese in località Margine Rosso. Tuttavia, in seguito alla sua sconfitta, Musetto non poté più tornare a recuperare il bottino delle sue scorrerie.

In Sardegna rimase anche la sua compagna, che si dice avesse passato il resto dei suoi giorni, scrutando il mare nella speranza del ritorno del suo amato. La donna venne chiamata dalla gente del posto “la Capitana”, da cui prende il nome la nota località prossima al nuraghe. La leggenda del tesoro del pirata Mugahid aveva scatenato una “corsa all’oro” e una frenetica attività di scavo nei pressi e in corrispondenza dello stesso nuraghe, alla ricerca di un presunto pozzo all’interno del quale si diceva fosse nascosto il tesoro (g.v.)

Nell’immagine: un emiro mussulmano e il nuraghe Diana (Nuraxianna) nelle foto di Marco Cocco e Cecilia Argiolas Ruggeri

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