Il culto dell’acqua nel tempio a pozzo di Funtana Coberta – Ballao

“Nel Giugno 1994, nell’ambito di un più vasto programma di valorizzazione, si era dato inizio ad una campagna di scavo finalizzata al vincolo dell’area archeologica di Funtana Coberta, in comune di Ballao. L’area è nota alla letteratura archeologica per gli scavi del 1918, diretti da Antonio Taramelli, durante i quali venne messo in luce un tempio a pozzo (A. Taramelli, Notizie Scavi 1919 pp. 169-186). Il complesso monumentale occupa la parte centrale di un fondovalle chiuso, ad Est, da una piccola altura su cui passa la strada che collega il paese di Ballao con Escalaplano, all’altezza in cui si innesta il bivio per la nuova strada che conduce a Goni. Questa altura è in leggero declivio da Nord a Sud e da Nord-Ovest a Sud-Est e mostra in alcuni punti la nuda roccia. Il monumento è tra i più conosciuti della Sardegna ed è inserito in un progetto di valorizzazione predisposto dal Comune di Ballao, che ha provveduto ad acquistare l’area circostante il monumento in vista del suo inserimento negli itinerari turistici che privilegiano le zone più interne della Sardegna. Il pozzo presenta una cella semisotterranea per la raccolta dell’acqua sorgente, coperta da cupola a tholos, con la scala d’accesso preceduta da un breve atrio. La cupola è fasciata da un muro a tamburo, al quale si lega un corpo sporgente che delimita la scala d’accesso e le due ali della piccola area in antis, rettangolare e selciata disposta dinanzi alla porta d’ingresso della scala”.

(Testo a cura della Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, tratto dal sito del Comune di Ballao).

Le foto del tempio a pozzo di Funtana Coberta sono di Gianni Sirigu, Giovanni Sotgiu, Bibi Pinna, Diversamente Sardi e Alberto Valdès.

 

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