I nuraghi nella conferenza del DICAAR

Si è conclusa ieri, 30 maggio, la quarta conferenza biennale del DICAAR nel corso della quale si è parlato anche della valorizzazione del patrimonio nuragico in chiave Unesco e del progetto “Sardegna nuragica”, promosso da La Sardegna versp l’Unesco e coordinato dal CREnOs.
Una due giorni di approfondimento con momenti di presentazione e discussione che hanno messo in relazione istanze scientifiche, tecniche e culturali come quella che riguarda la nostra Associazione.
Inserito nella sessione “Architettura è patrimonio”, il panel dal titolo “I nuraghi e l’UNESCO” ha visto la partecipazione di Marco Cadinu, Carlo Atzeni, Pierfrancesco Cherchi. Tra gli ospiti la Sovrintendente Monica Stocchino, Gianluca Cadeddu, Marco Naseddu (Centro Regionale Programmazione), il socio di Sardegna verso l’Unesco ed ex Direttore DICAAR Antonello Sanna e Raffaele Paci (CRENoS).
Sanna ha sottolineato come il tema della valorizzazione dei monumenti nuragici sia oggi di forte attualità e di grande valenza strategica.
Nel corso del dibattito è stato anche illustrato il progetto “Sardegna nuragica” che, partendo dalla candidatura dei 32 monumenti nuragici a patrimonio universale dell’Unesco, punta alla creazione di una rete di offerta culturale per  trasformare i 32 siti inseriti nella Tentative list in un sistema integrato con le altre risorse e i servizi dei territori coinvolti, unendo così turismo, formazione, imprenditorialità e ricerca.
L’obiettivo del progetto è quello di rendere i monumenti nuragici più accessibili, fruibili e attrattivi attraverso servizi, piattaforme e strumenti digitali ICT che la nuova rete progetterà e renderà disponibili ai visitatori e agli stessi aderenti. Il tutto senza compromettere l’integrità storica e culturale dei monumenti nuragici.
In quest’ottica si inseriscono gli altri progetti di ricerca che vedono l’Associazione impegnata al fianco di numerosi ricercatori del DICAAR, tra i quali spicca il progetto RETURN (Multi-Risk Science for Resilient Communities under a Changing Climate) finanziato dal PNRR e guidato da Battista Grosso per il team di ricerca multidisciplinare dell’Università di Cagliari in coordinamento con altre università nazionali.
Nella sessione “Ingegneria ambientale per un futuro sostenibile” è stato illustrato lo stato d’avanzamento del progetto “Analisi multirischio applicata al patrimonio archeologico, con particolare riferimento al sistema degli insediamenti nuragici” che vede impegnati ricercatori delle discipline del Restauro, della Geomatica, delle Scienze dei materiali e delle costruzioni, della Meccanica delle Rocce, oltre agli archeologi.
La nostra Associazione ha facilitato e dato supporto alle attività di studio fornendo materiali utili a sviluppare i quadri conoscitivi. L’auspicio è che il rinnovato interesse della ricerca verso i temi della civiltà nuragica con approccio multidisciplinare possa produrre avanzamenti scientifici fino a oggi inesplorati e, soprattutto, fondare una nuova e più forte consapevolezza nelle comunità sull’importanza del patrimonio della protostoria sarda per lo sviluppo dell’isola.

 

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