I nuraghi del Marghine

L’intero Marghine si distingue per la presenza di centinaia di testimonianze nuragiche, a conferma dell’importanza che questa regione rivestiva sin da lontano passato. Nel territorio di Bortigali in particolare, come anche in quelli limitrofi, si contano svariati nuraghi compresi nell’usuale griglia di allineamenti che caratterizza tutto il territorio isolano. Un nucleo particolarmente folto di strutture megalitiche si colloca a N-O del paese e comprende tra gli altri: l’Orolo, il Tintirriolos, il Pranu ‘e ruos, il Coattos, l’Aidu Entos e il Carralzu Iddia. A loro volta alcuni di essi risultano allineati, in gruppi mai inferiori a tre, con altri nuraghi, tra i quali abbiamo individuato, compatibilmente con la dimensione della mappa IGM allegata, i nuraghi Berre e Teriani. Il nuraghe “Aidu Entos” deve in particolare la sua notorietà a un’iscrizione latina impressa sulla sua architrave, ormai difficilmente leggibile e di datazione piuttosto controversa, che dice: “ILI IVR IN NVRAC SESSAR M C”. Tale iscrizione si riferisce probabilmente ai diritti degli Iliensi del Nurac Sessar e con altrettanta probabilità indicava il limite territoriale tra il territorio dei Balari e quello degli Iliensi.

Nelle foto: il protonuraghe Aidu Entos e il particolare della sua architrave con la citata iscrizione latina (Nicola Castangia); Il nuraghe Orolo (Diversamente Sardi); Il particolare dell’interno dello stesso nuraghe (Giovanni Sotgiu); I nuraghi Tintirriolos e Carrarzu Iddia (Bibi Pinna).

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