La Tomba di giganti è il tipo di tomba specifico dell’Età nuragica in tutta la Sardegna: anch’essa è caratteristica della civiltà nuragica e non trova alcuna analogia con i sepolcri di età contemporanea nella penisola italiana o in Europa. Esistono però altri tipi di tombe, sebbene la loro presenza sia assolutamente minoritaria. Contemporanee alle Tombe di giganti ci sono le “tombe ipogeiche con prospetto architettonico” o, più correttamente, le “Tombe di giganti scavate nella roccia”.
In queste tombe la camera sepolcrale è costituita da una cella più o meno allungata scavata nella roccia, mentre la stele centinata e l’esedra sono scolpite sul fronte roccioso; non di rado vengono utilizzate le vecchie “domus de janas”, adattandole con l’ampliamento degli ambienti originari.
Esse si trovano esclusivamente nella Sardegna nord-occidentale, in particolare nel Sassarese. Di solito si aprono sulle pareti verticali dei costoni di roccia, ma a “Campu Lontanu” in territorio di Florinas l’intera tomba è ricavato in un grande masso isolato…
Fonte: Luisanna Usai: “La preistoria e la civiltà nuragica”. Brano tratto da “La Sardegna, tutta la Storia in mille domande” – Biblioteca della Nuova Sardegna – anno 2011.
Nelle immagini, le Tombe di giganti scavate nella roccia di: Campu Lontanu di Florinas (Sergio Melis); Sos Furrighesos di Anela (Giovanni Sotgiu e Pino Fiore); Sas Puntas di Tissi (Andrea Mura-Nuragando Sardegna), Mesu ‘e Montes di Ossi (Paskale Pintori e Francesca Cossu) e Ittiari di Osilo (ArcheoUri Vagando).