Il complesso cultuale di Janna ‘e Pruna a Irgoli

II complesso sacro di Janna ‘e Pruna, a Irgoli, è stato oggetto di inda­gine dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro. L’area sacra, dominata ad Est dalle suggestive creste granitiche di Monte Senes (m 862 circa s.l.m.), è stata edificata in epoca nuragica in corrispondenza del valico di Janna ‘e Pruna, percorso attualmente della strada Irgoli-Norghio e punto di passaggio (m 590 circa s.l.m.) di antichissima fre­quentazione lungo un itinerario montano che collegava la valle del Riu Siniscola con quella del Cedrino, importanti vie di penetrazione dalla costa verso l’interno dell’isola.

Gli scavi hanno riportato alla luce un monumentale tem­pio racchiuso all’interno di un recinto murario (temenos) a pianta trapezoidale (occupato, nella porzione frontale interna, da un ‘cortile’ a pianta ellittica), a sua volta compreso, assieme ad un’altra struttura a pianta circolare, entro una più ampia opera di recinzione muraria.

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

(Comune di Irgoli)

Le foto del santuario nuragico di Janna ‘e Pruna sono di Maurizio Cossu e Marco Cocco.

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