Viaggio alla scoperta del nuraghe “Santu Antine”

Un nuraghe costruito dalle fondazioni perché potesse durare in eterno. Questo era ed è Santu Antine. Costruito su una piana alluvionale, è il più importante nuraghe della “valle dei nuraghi”, frutto di uno sforzo collettivo enorme. Siamo nei territori di Torralba, Giave e Bonorva e martedì primo aprile il viaggio dell’archeologo Franco Campus alla scoperta di un monumento eccezionale dell’età nuragica è partito proprio da qui.

Santu Antine è stato progettato così come lo vediamo oggi, è l’esito di una progettualità. È il risultato di una tecnica costruttiva sapiente e originale che lo rende un monumento unico, un edificio progettato fin dalle sue fondazioni che ha saputo restituire preziose informazioni sotto il profilo dell’ingegneria idraulica (qui i nuragici non avevano costruito solo tre pozzi ma anche tutto sistema idraulico necessario per eliminare l’acqua in eccesso) e della tecnica di costruzione del monumento.

A Sa Manifattura di Cagliari, davanti a una platea di oltre 150 persone, introdotto da Sandra Tobia, socia dell’associazione, Campus ha raccontato la storia e le storie di monumento maestoso, senza dubbio tra i più affascinanti complessi monumentali nuragici della Sardegna. Al suo intervento e all’analisi di Sandra Tobia è seguito un dibattito con alcune domande arrivate dal pubblico.