Il nuraghe Santa Sabina di Silanus in alcuni brani tratti da “Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia” a cura di Alberto Moravetti per le edizioni Carlo Delfino –anno 1998:
“Il nuraghe si trova a meno di 50 metri dalla chiesa medievale di Santa Sarbana e a circa 200 metri ad Ovest delle tombe di giganti omonime, mentre a 400 metri a Nord il pozzo sacro di Cherchizzo completava il quadro “urbanistico” del complesso nuragico. Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera centrale marginata da tre nicchie disposte a croce. La torre, a pianta circolare (diam. alla base m 12,60; diam. allo svettamento m 9,85), residua in elevato per m 8,60 su 17 filari di pietre basaltiche, di grandi dimensioni: sono lavorate con minore cura nei filari inferiori, rifinite e meglio disposte nei filari medio-superiori”…”All’interno della camera, nel 1881, si rinvenne un grosso vaso con tracce di decorazione incisa, mentre altre ceramiche sono state recuperate in tempi recenti nel corso dei lavori di ripulitura effettuati dalla Soprintendenza archeologica di Sassari. Recenti lavori di restauro all’interno e all’esterno della chiesetta di Santa Sarbana, oltre a restituire conci lavorati pertinenti le tombe di giganti che erano in relazione al nuraghe, hanno portato alla luce resti di capanne circolari nuragiche con testimonianze di riutilizzazione in epoca romana”.
Le foto del nuraghe Santa Sabina sono di Gianni Sirigu, Valentino Selis, Diversamente Sardi e Romano Stangherlin.