Il nuraghe Belveghile, in territorio di Olbia, “considerato un protonuraghe risulta in realtà una struttura di congiunzione tra il nuraghe a corridoio e quello a tholos.
Il complesso consta di una torre centrale con terrazzo, un bastione, e varie capanne poste sia all’interno che all’esterno di un antemurale.
Attualmente si trova sovrastato da un viadotto, sono infatti veramente pochissimi centimetri a separare gli ultimi anelli residui di pietra del monumento dalle travi in cemento che sorreggono la strada”
(Viviana Pinna-Accademia edu)
A proposito di questo monumento, si riportano alcuni brani tratti da un articolo di Angela Galiberti, pubblicato il 10 luglio 2021 su Olbiapuntoit:
“Olbia. La campagna di scavo al nuraghe Belveghile, la struttura nuragica sovrastata dalla circonvallazione del Cipnes, ha preso finalmente il via.
Gli scavi sono iniziati a giugno: primo step, pulizia del terreno. Con questa prima azione, compiuta con precisione dallo staff che si sta occupando dello scavo, è comparso in tutta la sua bellezza il villaggio nuragico che si è sviluppato attorno al grande nuraghe olbiese.
Questa campagna di scavo è un vero successo perché sta riportando alla luce un antichissimo insediamento, il più importante di Olbia e tra i più importanti della Sardegna.
Ciò che emerge dall’unica foto resa pubblica, scattata dall’archeologa Paola Mancini, è un villaggio complesso, delineato e forse anche ben conservato: si distinguono, infatti, cinque strutture complete, più altre strutture “accennate”.
Ovviamente lo scavo andrà avanti e riporterà alla luce queste testimonianze dal passato.
Il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro (sede operativa di Olbia), hanno avviato gli scavi del villaggio nuragico a ridosso del Nuraghe Belveghile.
Si tratta di un progetto molto ampio, della durata di circa due anni, che prevede scavo, restauro, valorizzazione del villaggio e nuraghe Belveghile, finalizzato alla futura fruizione pubblica del monumento, che andrà a integrare la rete museale di Olbia”, si legge nella nota pubblicata dal Segretariato regionale.
La campagna di scavo, avviata a giugno, proseguirà fino alla metà settembre. Sin da questa prima fase del lavoro, incentrata sulla pulizia dell’area e l’evidenziazione delle strutture a ridosso del Nuraghe, si conferma la grande importanza del sito archeologico sia per il periodo di occupazione che va dal XVI secolo a.C. fino a II secolo a.C., che per l’ampiezza della sua estensione…”
Le foto del nuraghe Belveghile di Olbia sono di Romano Stangherlin.