Il nuraghe Abbauddi, in territorio di Scano di Montiferro, sorge a una quota di m 431 s.l.m., alle pendici della collina di Santa Barbara, su uno sperone di roccia sovrastante il rio Semus.
Si tratta di un tipico nuraghe monotorre di pianta circolare.
L’opera muraria è costituita da blocchi di arenaria di medie e grandi dimensioni, ben lavorati e disposti a filari orizzontali. La torre si conserva per un’altezza massima di m 9 con 16 filari di pietre.
L’ingresso al monumento (m 2,20 di altezza), volto a S, è sormontato da un architrave munito di finestrella di scarico. Il corridoio retrostante presenta sezione ogivale che cresce gradualmente in altezza verso l’ingresso alla camera (h max. m 5). Nella parte destra del corridoio si apre la porta del vano scala e sulla sinistra – affrontata – la piccola garitta di guardia. La scala, percorribile agevolmente solo per un breve tratto, conserva ancora alcuni gradini.
La camera a “tholos”, di pianta circolare (diametro m 4), eccentrica rispetto al perimetro della torre, presenta tre nicchie disposte a croce che misurano mediamente m 2 x 3 di altezza. La”tholos”, mancante della pietra di chiusura -“restaurata” in tempi recenti con del cemento -, ha un’altezza di m 8,60 con 18 filari.
Un villaggio, indiziato da pietrame e da resti di strutture murarie circolari, si estendeva attorno al nuraghe.
Il nuraghe è noto fin dalla segnalazione del Taramelli nel 1935. (Sardegna Cultura)
Nei pressi del nuraghe sono anche presenti due domus de janas.
Le foto del nuraghe (compresa quella in cui è ritratta anche una delle domus de janas) sono di: Gianni Sirigu, Alex Meloni, Bibi Pinna, Marco Cocco e Giovanni Sotgiu.