98c.2, 99.2 e 99a.2: La fonte sacra de Is Molineddus si trova in una valle ricca di sorgenti, posta a circa 4 Km dal paese di San NIcolo’ Gerrei, sul lato destro della SS 387 che conduce a Ballao. Dalle poche notizie che lo Spano poté raccogliere dalla voce degli occasionali scopritori, oltre che dalle proprie osservazioni personali, il suo tempio consisteva in una costruzione a pianta rettangolare con ingresso sul lato occidentale, realizzato con blocchi di grandi dimensioni giustapposti a secco. Alle spalle dell’edificio scaturiva dalla roccia una sorgente d’acqua che si raccoglieva in un pozzo rotondo, fatto anch’esso di grosse pietre. Il soprintendente Taramelli, che esplorò nuovamente la zona nel 1916, giudicò che vi fossero «tutti gli elementi di un santuario di carattere salutifero, una fonte cioè terapeutica ed un tempio alla divinità sanatrice. (Comune San Nicolò Gerrei)
La fonte sacra Su Musuleu, sempre in territorio di San Nicolò Gerrei, realizzata in blocchi di arenaria, presenta un atrio trapezoidale con pavimento lastricato attraversato da una canaletta per il deflusso dell’acqua. Nel mezzo della muratura della fronte si apre il portello d’accesso alla camera di captazione, sovrastato da un robusto architrave.
Nel territorio di San Basilio sono presenti i resti dei due pozzi sacri di Bau Crabas, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro. Il primo pozzo è quasi interamente interrato, mentre il secondo si presenta in ottimo stato di conservazione, con l’ingresso formato da una scalinata semi sepolta. Di forma cilindrica ha un diametro di circa 2 m e una profondità di circa 3 m ed è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali. La presenza di due pozzi sacri fa pensare ad un centro cultuale di notevole importanza.
Le foto della fonte sacra de Is Molineddus sono di Sergio Melis, Francesca Cossu e Marco Cobbo; quelle della fonte sacra Su Musuleu sono di Sergio Melis. Le foto del pozzo sacro Bau Crabas sono di Andrea Mura-Nuragando Sardegna, Bibi Pinna, Lucia Corda, Alessandro Pilia e Lorenzo Muntoni.