19b: Il complesso archeologico di Bruncu Madugui o Bruncu Maduli (Gesturi), “Si affaccia suggestivamente sul ciglio S/E della Giara, altopiano basaltico al confine tra le regioni della Marmilla, del Sarcidano e dell’Arborea.
L’edificio principale riveste una notevole importanza sul piano architettonico, poiché rientra nella tipologia dei protonuraghi o nuraghi “a corridoio”.
È una poderosa costruzione in opera ciclopica di blocchi irregolari di basalto. Ha planimetria irregolare, quasi reniforme e si conserva in elevato per circa m 4,50. L’ingresso è volto a S-S/O e immette su una scala sulla quale si affaccia, sulla d., una nicchia. La scala, coperta con filari in aggetto, si prolunga poi in un andito che, salendo, dà accesso a due camere di pianta curvilinea: una sulla s., l’altra più in fondo alla d.; ad E-N/E di quest’ultima si individua il tratto di un corridoio in asse col primo, che presumibilmente in origine, ad un livello ribassato, conduceva ad un secondo ingresso dell’edificio sul lato N/E. Sulla s. del corridoio un varco si addentra nella muratura, probabilmente l’inizio della scala che conduceva al terrazzo.
L’edificio, di difficile lettura, è stato datato per lungo tempo al Calcolitico e al Bronzo antico, per la presenza di ceramiche scanalate attribuite alla cultura di Monte Claro e per la datazione al C14 di alcuni reperti organici rinvenuti all’interno di una camera (1820 a.C., con oscillazione di 250 anni). Studi più recenti propongono una datazione al Bronzo medio (XV-XIV sec. a.C.) e danno una nuova interpretazione architettonica dell’edificio: in particolare, i due ambienti principali non sarebbero capanne con coperture straminee a vista sul terrazzo, come ipotizzato dal Lilliu, ma camere interne con volte a filari a sezione tronco-ogivale.
A circa 100 m ad O del nuraghe si estende un villaggio di capanne…che hanno restituito materiali del Bronzo finale (XIII-X sec. a.C.)”. (Sardegna Cultura)
Le foto del complesso archeologico di Bruncu Madugui o Bruncu Maduli, a Gesturi, sono di Bibi Pinna, Francesca Cossu e Maurizio Cossu.