E’ terminato martedì 2 luglio il ciclo di conversazioni che hanno visto protagonista la nostra Associazione, in un crescendo di interesse e partecipazione che, da marzo in avanti, ha via via coinvolto sempre più persone.
Un insieme di appuntamenti che ha dato un importante contributo alla conoscenza dell’antica civiltà nuragica e che grazie alla partecipazione di illustri relatori ha affrontato in chiave moderna una serie di temi normalmente analizzati solo nei libri di Storia e archeologia.
A introdurre la serata – l’ultima della serie cominciata il 26 di marzo – è stata Emanuela Abis, membro della nostra Associazione, che ha presentato la candidatura Unesco dei monumenti della civiltà nuragica aprendo una conversazione che già dal titolo, tutto centrato su temi economici e di comunicazione, mirava a proporre una nuova visione di sviluppo della Sardegna. Emanuela Abis e Barbara Argiolas, consulente strategica territoriale, hanno infatti affrontato un tema cruciale per il futuro della nostra Isola: “Brand ‘Isola dei nuraghi’. Cosa è andato male sino ad ora?”.
Sviluppo economico e territoriale, investimenti, management, brand sono i temi toccati da Barbara Argiolas. Le considerazioni sono state provocatorie: “La civiltà nuragica è un brand? Non lo è. La civiltà nuragica oggi è un attrattore? Non lo è. La civiltà nuragica esiste, ma è questo l’unico dato incontrovertibile. Tutto il resto è nelle nostre mani, ed e’ ancora interamente da costruire. L’Isola dei nuraghi merita dunque una narrazione nuova ma bisogna condividere un percorso di storytelling, capire cosa vogliamo che venga fuori di noi al di là di quegli stereotipi sulla Sardegna e i sardi che in fondo non ci rappresentano”, ha detto la nostra efficacissima ospite a ‘Sa Manifattura’ evidenziando che per arrivare a un modem di sviluppo che veda al centro la civiltà nuragica, ogni tassello debba essere parte di uno stesso puzzle.
Ed è proprio in questo scenario che si inserisce il lavoro de ‘La Sardegna verso l’Unesco’, a cui spetta di tracciare la strada affinché il patrimonio nuragico sardo divenga quel volano di sviluppo capace di generare una crescita reale e duratura per l’intera Sardegna e per le generazioni future, in un processo che partendo dall’immenso patrimonio storico e archeologico sappia coniugare tutela dell’ambiente e nuove opportunità di sviluppo.
Intanto, dopo il successo di questo primo ciclo di conversazioni, sono già in programma una serie di appuntamenti autunnali che accompagneranno la nuova stagione sociale e terranno a battesimo la nascita dell’albo degli “Amici dell’Associazione” -a cui vi invitiamo ad aderire- che potrà raccogliere e informare costantemente i tantissimi sostenitori della nostra iniziativa. Il programma definitivo dei nuovi incontri sarà ricco di sorprese e sarà pronto a brevissimo.