Nasce dalla volontà dell’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” di fare rete esplorando le tecnologie più avanzate e innovative per arrivare a una reale valorizzazione del patrimonio nuragico sardo, il progetto “Sardegna Nuragica” coordinato dal CRENoS, che lunedì 27 gennaio sarà presentato nel primo di tre appuntamenti partecipativi, a Barumini.
“Il progetto è frutto della sinergia e del lavoro costante e continuo di più soggetti, tutti coinvolti a vario titolo dall’Associazione – spiega Pierpaolo Vargiu, Presidente de ‘La Sardegna verso l’Unesco – Grazie al sostegno della Regione che ha riconosciuto nell’iniziativa un punto di svolta per la valorizzazione del patrimonio nuragico sardo, oggi siamo in grado di porre le basi per una nuova narrazione della nostra Storia, capace di veicolare meglio la conoscenza dell’antica civiltà sarda ma anche di sostenere quel percorso di crescita economica e sviluppo sostenibile che partendo proprio dai nuraghi può portare ricchezza e benessere alla Sardegna e ai sardi”.
Diversi i partner coinvolti. Oltre all’Associazione promotrice ‘La Sardegna verso l’Unesco’, fanno parte del partenariato di progetto coordinato dal CRENoS (Centro Ricerche Economiche Nord-Sud delle Università di Cagliari e di Sassari), il CRP – Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna, il CRS4 – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, il GLab dell’Università di Cagliari. Il progetto si avvale anche delle competenze archeologiche del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari e del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari.
L’iniziativa punta a trasformare i 32 siti della civiltà nuragica inseriti nella tentative list Unesco, e quindi candidati a diventare Patrimonio dell’Umanità, in un sistema integrato capace di unire turismo, formazione, imprenditorialità e ricerca. Attraverso un approccio partecipativo che coinvolge i 377 comuni dell’isola, “Sardegna Nuragica” intende infatti creare una rete di offerta culturale in grado di tutelare e valorizzare i monumenti nuragici, migliorandone l’accessibilità e favorendo lo sviluppo economico. Una rete che sviluppa ed eroga servizi materiali e immateriali a favore degli aderenti. Si punta a rendere i monumenti nuragici più accessibili, fruibili e attrattivi attraverso piattaforme e strumenti digitali ICT, senza comprometterne l’integrità storica e culturale. La piattaforma tecnologica prevista sarà un punto di incontro per visitatori, studiosi e operatori del settore.
Al primo incontro pubblico di lunedì 27 gennaio (ore 9.30 – 13.00, Barumini, Centro Servizi Lilliu) rivolto ai siti e ai territori della Città Metropolitana di Cagliari, del Sud Sardegna, Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano), seguiranno quelli di Torralba (4 febbraio 2025, ore 9.30 – 13.00, Museo Valle dei Nuraghi) rivolto ai siti e ai territori del Nord Sardegna, del Sassarese e della Gallura, e di Abbasanta (14 febbraio 2025, ore 9.30 – 13.00, Centro Servizi Losa) rivolto ai siti e ai territori dell’Oristanese, del Nuorese e dell’Ogliastra.
L’evento finale per presentare i risultati del percorso, incluse le linee guida per la gestione del patrimonio e le strategie per la sua valorizzazione, è previsto per dicembre 2025 a Barumini.
Per consultare il progetto: www.sardegnanuragica.it