Diverse strutture nuragiche presentano la particolarità d’essere circondate dalle acque dei vari bacini artificiali presenti nel territorio isolano. Alcune di esse sono posizionate su modesti rilievi, come il nuraghe Su Casteddu di Monte Irau, sul lago Omodeo in territorio di Ardauli (ph.Valentino Selis), o il complesso di Monte Arcu, che emerge dal bacino de Is Barroccus di Isili (ph. Bibi Pinna). Altri sono posizionati a quote inferiori, talché emergono solo in parte o a volte sono totalmente sommersi quando le piogge incrementano il livello idrico. Tra questi, a titolo indicativo, citiamo il nuraghe Urasala di Sorradile, sempre sul lago Omodeo (ph. Marco Cocco, Andrea Mura-Nuragando Sardegna e Valentino Selis) e i nuraghi Chessedu, Su Igante, Asturedu e Pigalvedda (ph. ArcheoUri Vagando), quattro tra i venti nuraghi presenti in territorio di Uri, in corrispondenza dell’invaso del Cuga.

E’ interessante osservare che durante gli scavi precedenti ai lavori della diga del Cuga, l’archeologo Ercole Contu ritrovò, nel sito del nuraghe Su Igante, il bronzetto raffigurante una navicella nuragica (nelle immagini di ArcheoUri Vagando)