“È l’iniziativa più importante dal punto di vista culturale in questo momento e noi ospitiamo con onore questa mostra nel Parlamento dei sardi certi che il percorso avviato (con il riconoscimento da parte dell’Unesco dell’antica civiltà nuragica quale patrimonio dell’umanità, ndr) ci vedrà vincitori. il Consiglio regionale la sostiene in modo convinto e unanime con una mozione del 2020 e le risorse stanziate dalla Regione”. Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha tagliato idealmente il nastro della mostra “Io apro all’Unesco, sbarcata il 3 maggio in Consiglio, dove resterà fino al 22 maggio, abbracciando quindi anche l’iniziativa “Monumenti aperti”.
Occasione straordinaria per diffondere l’importanza dei monumenti nuragici sardi anche e soprattutto per le nuove generazioni, grazie a 31 pannelli fotografici e una navicella di età nuragica fedelmente riprodotta, l’esposizione offre la possibilità di toccare con mano la strategicità della Storia e della cultura sarde per le future politiche di sviluppo della Sardegna. Con una novità che ancora una volta parla al mondo delle scuole: il 4 e 5 maggio i protagonisti sono stati gli studenti che con i loro insegnati hanno visitato la mostra accompagnati da un archeologo. Dopo il successo del master junior organizzato in Sardegna e poi in Piemonte e le iniziative che coinvolgono i Comuni sardi che da tempo, e con grande entusiasmo, ospitano la mostra offrendo occasioni di dialogo, studio e confronto sui nuraghi anche alle scolaresche dei paesi, il Consiglio regionale per due giorni ha aperto le porte ai gruppi di giovani ‘affamati’ di cultura nuragica che grazie all’Associazione “Sardegna verso l’Unesco” per la prima volta possono contare su una serie di iniziative volte a valorizzare l’antica civiltà sarda sia nell’Isola e sia oltre i confini, fino a Parigi con la richiesta di riconoscimento del patrimonio nuragico rivolta all’Unesco e patrocinata appunto dall’Associazione.
A accompagnare, qualche giorno fa, il Presidente dell’Associazione Pierpaolo Vargiu alla scoperta dei nuraghi erano presenti – oltre al Presidente Pais, ad alcuni esponenti della Giunta regionale tra cui gli Assessori dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, e quello della sanità, Mario Nieddu, e il consigliere regionale Michele Cossa, primo firmatario della mozione firmata all’unanimità dal Consiglio per la candidatura dei nuraghi a patrimonio dell’umanità – numerosi sindaci provenienti da tutta la Sardegna, i rappresentanti della Fondazione di Sardegna e del Banco di Sardegna, della Banca di Cagliari, del DICAAR (dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari), del Crs4, del Crenos, dell’Anci, dell’Ufficio scolastico regionale, che si sono aggiunti agli studiosi e archeologici che hanno preso parte alla presentazione dell’esposizione con i rappresentanti del Comitato scientifico dell’Associazione. È stato invece un sindaco-archeologo, Franco Campus di Ittireddu, a illustrare la mostra.
Per Pierpaolo Vargiu, alla guida dell’Associazione “Questo percorso così entusiasmante ci ha portato in breve tempo a entrare nella tentative list Unesco, cioè la lista dei siti italiani proposti per diventare patrimonio dell’umanità: questo è successo a novembre e ora stiamo lavorando per arrivare al risultato. Ma non sarebbe stato possibile – ha proseguito Vargiu – se non avessimo avuto l’appoggio totale delle istituzioni sarde, compresi i sindaci che hanno sottoscritto il documento per l’Unesco, l’ufficio scolastico regionale, il Crenos, il Crs4, i comitati scientifici delle università di Cagliari e Sassari giusto per citarne alcuni”, ha evidenziato Vargiu parlando di un forte valore identitario, di brand, in grado di trascinare l’intera Sardegna e cambiare lo sviluppo della Sardegna. “Questo progetto è un progetto di rivoluzione culturale ed economica”, ha proseguito rivolgendosi ai numerosi partecipanti all’inaugurazione della mostra.“Una delle nostre attività e di essere sussidiarie e complementari rispetto alle istituzioni e una volta preso atto dell’importanza di questo progetto non abbiamo avuto dubbi. È straordinario essere riusciti a entrare nella tentative list, siamo al fianco dell’Associazione”, ha detto Carlo Mannoni, presidente della Fondazione di Sardegna, ufficializzando il pieno sostegno della fondazione. A prendere la parola è stato anche Antonio Garrucciu (Banco di Sardegna): “La valorizzazione patrimonio archeologico è fondamentale. Ci abbiamo creduto e oggi siamo qui anche noi”. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Aldo Pavan (Banca di Cagliari): “è un onore esserci con la nostra realtà per una iniziativa dalla forte valenza identitaria”.
È stato l’archeologo e sindaco di Ittireddu Franco Campus a raccontare i nuraghi, centro della vita sociale degli antichi Sardi introducendo il tema nell’atrio del Consiglio regionale e poi illustrando ognuno dei 31 pannelli fotografici ai partecipanti. Campus, con competenza e dovizia di particolari, è riuscito nell’intento di far percepire il valore e l’importanza dell’antica civiltà nuragica che grazie ai progetti portati avanti dall’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” è oggi il perno di una nuova strategia di sviluppo per la Sardegna.