<< Entro i termini di Pozzomaggiore si trovano sette nuraghi, in gran parte disfatti e sono nominati, nuraghe “Cae”, n. “Menteboe”, n. “Ruju”, n. “Cannas”, n. “Giorgi”, n. “Pittos”, n. “Alvu”, n. “Frattu”. Il primo è più considerevole e avea intorno un’altra costruzione e prossima una fonte perenne.
A poca distanza da’ nuraghi vedonsi di quelle opere, che sono dette sepolture de’ giganti, notevoli per la loro lunghezza. Vogliono alcuni che vi sieno trovate delle ossa umane maggiori assai delle comuni dimensioni.>>
Brano tratto dal terzo volume di: “Città e Villaggi della Sardegna dell’Ottocento” di Vittorio Angius (Cagliari, 18 giugno 1797 – Torino, 19 marzo 1862). Riedizione Ilisso del 2006 a cura di Luciano Carta.
Nelle foto: nuraghe Alvu (foto di Giovanni Sotgiu); nuraghe Cae (Alessandro Pilia); nuraghe Giorzi (Sergio Melis); nuraghe Ruggiu (Giovanni Sotgiu). Le foto di FranSarcheo ritraggono invece la tomba di giganti di Sas Animas; forse una delle sepolture che secondo le leggende popolari di quei tempi si diceva contenessero ossa umane di dimensioni non comuni.
Argomento che comunque ha continuato a stimolare la fantasia di molti, come evidenzia questo filmato del 2010, condotto da un giovane Marcello Polastri.