La tomba di giganti Is Concias di Quartucciu “assediata dai rifiuti”

Sulle pagine dell’Unione Sarda del 24 aprile u.s. si è riferito in merito alla situazione di degrado in cui versa l’area circostante la tomba di giganti de “Is Concias”, in territorio di Quartucciu: uno dei 32 monumenti nuragici inseriti nel progetto presentato all’Unesco dalla nostra associazione. Non è sicuramente agevole contrastare l’inciviltà, ma fidiamo comunque sulla sensibilità e sull’impegno delle istituzioni interessate, perché si ponga rimedio a questo stato di cose.

Come si legge sul sito di Sardegna Cultura “la tomba si erge ad una quota di 350 m s.l.m., sui versanti occidentali del monte dei Sette Fratelli, nel Sarrabus”…”Detta “Sa Domu ‘e s’Orku”, presenta il classico schema planimetrico, con corpo rettangolare appena rastremato verso il fondo ed ampia esedra a semicerchio. Al centro dell’esedra, costituita da filari di pietre ben lavorati e di grandezza decrescente verso l’alto, si apre l’ingresso di forma trapezoidale; gli stipiti sono costituiti da due blocchi – uno per parte – sormontati da un’architrave rettangolare privo di finestrella di scarico. Il corridoio funerario, di pianta rettangolare, presenta sul fondo – addossato al lastrone di chiusura – un bancone rettangolare che occupa tutta la larghezza del vano. La muratura è costruita con filari di pietre aggettanti; la sezione del vano, angolare presso l’ingresso, diviene tronco-ogivale nel mezzo e ogivale sul fondo. Il pavimento è costituito dal piano roccioso naturale spianato. Nell’area antistante l’ingresso fu ritrovato, al momento dello scavo, un betilo di granito; questo si trova oggi, raddrizzato, di lato all’ingresso, sulla destra. In prossimità dell’ala O dell’esedra sono emersi tre pozzetti scavati nella roccia e delimitati da cerchi di pietre di diverse dimensioni, sovrapposti e concentrici. La tomba è databile all’Età del Bronzo Medio – Bronzo Recente”.

Le foto della tomba di giganti Is Concias sono di Andrea Mura-Nuragando Sardegna, Marco Cocco e Diversamente Sardi.