Il “Ruggiu” di Macomer è un monotorre, di 13 metri di diametro “costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m”. (da http://www.suscruxoxu.it/)
Il nuraghe è ubicato in località “Filigosa” a poca distanza da quattro domus de Janas. Questo complesso sepolcrale, posto a poca distanza dall’abitato di Macomer, “è strettamente legato a quello di Abealzu, nel territorio di Osilo (nel Sassarese). Seppure distino fra loro ben 60 chilometri, i due siti, macomerese e osilese, presentano peculiarità architettoniche, tipo di sepolture e reperti identici: dalle due necropoli deriva il nome di un’importante facies culturale dell’Eneolitico sardo, la cultura di Abealzu–Filigosa – detta anche soltanto di Filigosa -, sviluppatasi tra 2700 e 2400 a.C”. (Sardegna Turismo).
Le foto del nuraghe Ruggiu sono di Alessandro Pilia. Quelle delle sepolture prenuragiche e del citato nuraghe sono di Gianni Sirigu