“…la località di rinvenimento è l’orto adiacente alla casa di certo Domenico Canopolo, il quale, volendo provvedere di un pozzo nero la sua dimora, a quattro metri di profondità dalla superficie del suolo mise in luce l’insospettata rovina e per la curiosità di vederne la forma, sia anche per la speranza di trovare dei tesori, vuotò completamente sia il pozzo sia il vano della scala d’accesso ed il piccolo spiazzo fronteggiante; e già iniziava la demolizione delle parti esterne del pozzo stesso, quando la Soprintendenza potè intervenire…” (Antonio Taramelli “Scavi e Scoperte 1922-1939” – dalla collana “Sardegna Archeologica” diretta da Alberto Moravetti . Carlo Delfino editore 1985).
Nelle foto di Sergio Melis, Bibi Pinna, Nicola Castangia, ArcheoUri Vagando e Marco Cocco: il pozzo sacro “Predio Canopoli” di Perfugas.