A Nule, nel Goceano, si erge uno dei monumenti nuragici meglio conservati della Sardegna centro-settentrionale: il nuraghe Voes
È di gran lunga l’eredità nuragica più importante di Nule, centro ad alta densità di testimonianze preistoriche, e una tra le meglio conservate della Sardegna centro-settentrionale. Issato a 700 metri d’altezza all’estremità sud-occidentale dell’altopiano di Buddusò, il nuraghe Voes domina un panorama che si estende su tutti i rilievi del Goceano fino alla valle solcata dal basso corso del Tirso. Il monumento sorge a circa sei chilometri dal piccolo borgo famoso per l’arte tessile e, soprattutto, per raffinati tappeti con disegni a framas, le cui radici sono tardo-romane o altomedioevali.
Il monumento è grandioso e ancora integro nelle sue componenti fondamentali tanto da non aver mai conosciuto manutenzioni o scavi. Datato tra il Bronzo medio e finale (1600-1000 a.C.), il Voes è stato frequentato anche in epoca successiva come mostrano un frammento di ceramica punica e un tesoretto di monete in rame e argento di età imperiale. La struttura è di tipo complesso, composta da una torre centrale, che in origine – si suppone – si elevasse su tre livelli sovrapposti. Attorno sorse in una fase successiva un bastione trilobato: le tre torri sono collegate da corridoi e accostate in modo concentrico. All’ingresso, un breve corridoio immette in un piccolo cortile rettangolare. Sulle sue pareti si aprono gli ingressi ai corridoi che conducevano alle camere della torre centrale e di quelle secondarie. Il mastio presenta, oltre alla camera circolare, tre nicchie disposte a croce e la copertura a tholos. A sinistra dell’andito, vedrai la scala elicoidale che conduce alla camera del piano superiore, dove sono presenti anche tre corridoi che si congiungono anch’essi alle tre torri secondarie. L’andamento curvilineo del mastio lo fa assomigliare alla tipologia del famoso nuraghe Santu Antine di Torralba, mentre il bastione ha forma simile al nuraghe Losa di Abbasanta. (da Sardegna Turismo)
Le foto del nuraghe Voes sono di: ArcheoUri Vagando, Andrea Mura – Nuragando Sardegna e Diversamente Sardi