Polo commerciale, deposito votivo, granaio: lunga vita e tante funzioni diverse per il nuraghe San Pietro, il cui aspetto rossastro spicca in una valle della Baronìa, nella Sardegna centro-orientale.

Fu eretto con tutta probabilità su una precedente struttura prenuragica. Poi, per quasi due millenni, popoli nuragici e di età romana vi gravitarono attorno, abitando una fertile pianura attraversata dal rio Posada, oggi compresa nell’area dell’oasi di Tepilora. Il nuraghe San Pietro sorge nell’omonima località a tre chilometri da Torpè, a poche centinaia di metri dal letto del fiume. È un edificio quadrilobato, con un mastio centrale – forse più antico del resto della struttura – costruito usando grossi blocchi di trachite disposti a filari, con aggiunta di zeppe. Le torri laterali, invece, furono realizzate adoperando blocchi di scisto.

La torre principale ha un ingresso rettangolare coperto a piattabanda e orientato a sud. Il diametro esterno è di circa 14 metri. All’interno, osserverai una garitta di guardia e una scala elicoidale che conduce al terrazzo. Seguendo il corridoio, raggiungerai la camera centrale, con tre nicchie disposte a croce.
La struttura presenta un cortile di forma irregolare, al cui interno noterai un pozzo a forma di imbuto. Durante l’ultima campagna di scavo, addossato al mastio, è affiorato un vano circolare: alla base, lungo la circonferenza, corre un bancone sul quale è stato rinvenuto un gran numero di oggetti – tra i quali vasi, ciotole e tegami –, testimonianza degli scambi commerciali che avvenivano nel sito. Al centro del vano si trova il focolare, delimitato da pietre arrotondate.

La torre sud-ovest ha restituito le maggiori testimonianze del lungo periodo di frequentazione del sito; i reperti, infatti, vanno dal Bronzo Antico – in particolare legati alla cultura di Bonnannaro, tra XIX e XVII secolo a.C. – all’età imperiale, fino al IV-V secolo d.C. È l’unica torre del nuraghe a mostrare tracce di frequentazione romana: intorno al II secolo d.C. fu adibita a granaio, ma vi si conservavano anche fave, legname e sughero.

Cinquanta metri più a sud della fortezza, osserverai tracce di altri edifici: un complesso edilizio composto in origine da capanne nuragiche, poi riusato in epoca romana, con strutture che a loro volta furono sormontate da un edificio quadrangolare, forse medievale.

Fonte: Sardegna Turismo.

Le foto del nuraghe San Pietro sono di Nuraviganne.

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