Una ‘bianca’ fortezza nuragica domina su boschi millenari e monti disseminati di grotte, gole, torrenti e cuiles nella Barbagia di Ollolai, al centro della Sardegna
Sorge su uno sperone roccioso affacciato su uno dei canyon più profondi d’Europa e grazie al chiarore dei suoi blocchi calcarei spicca nel cuore di una fitta foresta. Il nuraghe Mereu si erge a 835 metri d’altitudine sul Supramonte di Orgosolo. Gli abitanti del paese barbaricino lo chiamano nuraghe intro ‘e padente, ovvero ‘il nuraghe dentro il bosco’. Il Mereu infatti, è difficile da scorgere se si osserva dal basso e a distanza, in quanto circondato dalla foresta di Montes. Tuttavia, una volta raggiunto, ti permetterà di ammirare un paesaggio mozzafiato, in particolare verso nord-est, sulle pareti della spettacolare gola di Gorropu. Verso sud, invece, osserverai i profili del Supramonte orgolese e di quello di Urzulei.
Il nuraghe, realizzato interamente in blocchi di calcare reperito in loco, presenta una struttura complessa, a pianta trilobata, con un mastio e due torri secondarie raccordate da cortine. Rimangono in piedi la torre principale con la copertura a tholos, integra e alta circa cinque metri, e il bastione del lato ovest. L’ingresso originale si trovava sul lato sud e immetteva in un corridoio in parte ancora percorribile, al termine del quale si trova un ambiente di collegamento tra il mastio e una delle torri, oggi parzialmente crollata. La terza torre, invece, è oggi un rudere. Si conserva in parte anche il vano scala, a sinistra dell’ingresso, che conduce alla terrazza superiore. A ovest della fortezza noterai diverse tracce relative alle capanne del villaggio, mentre, celate dentro il bosco, ci sono alcune tombe di Giganti, riferibili allo stesso insediamento. (Sardegna Turismo)
Le foto del nuraghe Mereu sono di Giovanni Sotgiu e Maurizio Cossu.