Dal sito della Cooperativa Ghivine riprendiamo la descrizione sintetica del nuraghe Mannu (Dorgali/Cala Gonone), affacciato su una delle coste più belle del mondo: “Le prime notizie relative a Nuraghe Mannu si hanno da A.Taramelli che nel 1927 esplorò per la prima volta il monumento. L’area ricca di un’enorme quantità di conci in basalto perfettamente lavorati e squadrati è caratterizzata dal Nuraghe che nonostante il nome è un monotorre di modeste dimensioni, costruito con grossi massi poliedrici in basalto disposti in filari irregolari, posizionato a ridosso della ‘Codula di Fuili ’, in un’area straordinaria come punto di avvistamento sull’intero Golfo di Orosei. L’ingresso, rivolto ad est, è sormontato da un architrave irregolare sopra il quale si conservano due filari di blocchi e relativo finestrello di scarico; un corridoio coperto da massi a piattabanda porta alla camera di forma ellittica che conserva due grosse nicchie rialzate. Nell’andito è presente un vano scala ad andamento ellissoidale che conduceva al terrazzo superiore. Intorno al Nuraghe si sviluppa un immenso villaggio che occupa diversi ettari, in parte coperto da crolli e da una fitta macchia di lentisco che affonda le radici fra le strutture murarie.”… ”Lo scavo ormai mostra chiaramente l’aspetto di una vera e propria città, la cui storia dovrà essere approfondita sia allargando l’esplorazione ad altri ambienti già delimitati intorno al nuraghe, sia indagando nei più antichi strati sottostanti nuragici per avere una lettura di eventuali fasi di abbandono e di riutilizzo e soprattutto per comprenderne le cause…”.
Le foto del complesso nuragico del Mannu sono di Maurizio Cossu, Gianni Sirigu, Andrea Mura-Nuragando Sardegna e Vittorio Pirozzi.