Il Nuraghe Is Paras, situato su un piccolo rilievo di roccia calcarea, è noto per la sua camera interna a tholos, la più alta e armoniosa tra quelle di epoca nuragica. Venne eretto in tre fasi successive, dal XV al IX secolo a.C., che lo trasformarono da nuraghe monotorre in nuraghe trilobato (ossia con tre torri perimetrali raccordate da un bastione), successivamente racchiuso da un antemurale munito a sua volta di altre torri. La torre centrale era formata da due livelli sovrapposti, di cui oggi è rimasto solo quello inferiore. Un corridoio monumentale conduce alla camera centrale, a pianta circolare, con la sua maestosa copertura a tholos, di rara perfezione costruttiva. Al centro della camera, costruita in blocchi di calcare disposti a filari orizzontali regolari, si trova un pozzo circolare, profondo e finemente lavorato. Sulla parete destra, a 5 metri d’altezza, c’è l’ingresso al vano scala che conduceva al secondo livello; a questa altezza era molto probabilmente situato anche un soppalco di legno che divideva il primo piano in due ambienti. All’interno e all’esterno dell’antimurale, si estendeva un vasto villaggio di capanne circolari, ancora in fase di scavo. Tutta l’area fu abitata ancora in epoca romana e altomedievale.  (Ministero della Cultura)

Le foto del nuraghe Is Paras sono di Maurizio Cossu, Nicola Castangia, Romano Stangherlin, Francesca Cossu e Bibi Pinna.