“Nel periodo di formazione della civiltà dei nuraghi la religione è tutt’altro che ben delineata. Pur essendo isolato, il tempio ‘in antis’ di Malchittu-Arzachena induce a identificare in una divinità celeste femminile lunare il titolare del culto ivi praticato, poiché in un analogo tempio ‘in antis’ sia pure più recente, quello di Esterzili, era la casa (domu) di Orgia, un personaggio che in ambito etnografico è legato alla fertilità agricola. I nudi banconi perimetrali forse ospitavano primizie vegetali e animali destinati alla dea, mentre nel focolare dovevano offrirsi olocausti di vittime animali, profumi bruciati o vegetali tostati. Null’altro è possibile dire o ipotizzare, se non che l’ambiente geografico gallurese suggerisce che tra le offerte alla divinità dovevano comparire i capro-ovini e forse primizie venatorie e agrarie”. (Giovanni Ugas “L’Alba dei Nuraghi” ed. Fabula anno 2005)
Le foto del tempio di Malchittu ad Arzachena sono di Bibi Pinna. Quelle del tempio di Domu ‘e Orgia a Esterzili, sono di Gianni Sirigu, Giovanni Sotgiu e Andrea Mura-Nuragando Sardegna.