Il complesso nuragico di Serbissi è situato sul “Taccu” di Osini, suggestiva rocca naturale dalle ripide pareti calcaree.
Gode di un eccezionale dominio visivo sull’Ogliastra e sulle Barbagie…
L’insieme, di particolare suggestione, comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi, due tombe di giganti e due nuraghi monotorri…
Il nuraghe – edificato sul piano di roccia di cui ingloba le asperità – è formato da un mastio e da tre torri N-E, S e O. Le torri sono raccordate da un bastione, secondo uno schema di addizione laterale…
Dell’abitato che si estende attorno al nuraghe sono stati individuati otto vani pertinenti ad isolati con sviluppo centripeto.
Le capanne, circolari (diam. m 8,50- 7), costruite con filari irregolari di pietre medio piccole ed abbondante argilla, presentano tramezzi murari e pavimenti ad acciottolato.
Il complesso del nuraghe e del villaggio fu in uso dal Bronzo antico al Bronzo finale.
In questa età fu probabilmente utilizzata come magazzino per derrate alimentari la grotta sottostante all’area archeologica che presenta due ingressi nel versante di Gairo Taquisara e di Osini.
Nel fondovalle è presente una tomba di giganti del tipo a filari con stele centinata, oggi interrata.
Un’altra, molto danneggiata, nel versante E del rilievo, è del tipo a filari di blocchi disposti in tecnica isodoma.
L’area è stata interessata in anni recenti da diverse campagne di scavo condotte da Maria Ausilia Fadda.
(Brani tratti da “Sardegna Cultura”)
Le foto del nuraghe Serbissi sono di Bibi Pinna, Lucia Corda, Gianni Sirigu e Marco Cocco. Quelle della grotta sottostante il nuraghe sono di Nicola Castangia e Maurizio Cossu.