I nuraghi Talasai e Iloi di Sedilo, tra mito e realtà

In un passo del libro di Dolores Turchi “Maschere, miti e feste della Sardegna”, a proposito del nuraghe Talasai di Sedilo, si legge che “Secondo la tradizione vi si trova un tesoro ed è custodito dalla fata che tesse nel telaio d’oro.

A questa tradizione antichissima, in periodo più tardo, si è aggiunta la leggenda di Eurania di Talasai, ove si dice che Eurania, figlia del marchese di Talasai, si uccise per non andare in sposa al marchese del vicino nuraghe di Iloi.

Ma i nomi Eurania e Talasai sono una spia dell’antico luogo di culto ove la fata che custodiva il tesoro era l’antica Moira filatrice.

Talasia indica in lingua greca il lavoro della lana ed Eurania, Euràmen (da eurisco) significa trovare la sorte. Pertanto il nome Eurania di Talasai doveva indicare l’oracolo dove si trovava la fata filatrice che si andava a interrogare per conoscere la propria sorte”

Non abbiamo le competenze necessarie per valutare la correttezza o meno di quanto afferma la Turchi in merito al significato dei nomi che compaiono nel racconto; ma le leggende sono comunque affascinanti, e soprattutto rimandano al nome dei due siti nuragici di Iloi e Talasai, veri gioielli del territorio sedilese.

Le foto dei siti nuragici di Talasai e Iloi sono di: Maurizio Cossu, Acrissantu per Wikimapia, Gianni Sirigu, Bibi Pinna e Diversamente Sardi.