83.2: Giovanni Lilliu aveva definito il villaggio nuragico di Ruinas, situato a quota 1.197 s.l.m. sui Monti del Gennargentu di Arzana, come il più alto della Sardegna. In realtà esiste un altro nuraghe, l’Ura ‘e Sole di Desulo che con i suoi 1.331 metri s.l.m dovrebbe detenere questo record. Il sito del Comune di Arzana riporta le considerazioni di Orazio Ferreli, scrittore e studioso “innamorato della sua terra” che così descrive il villaggio di Ruinas (sa Idda ‘e Ruinas): ”Si estende un vasto campo di rovine, nel quale si scorgono nettamente gli avanzi di circa 200 costruzioni circolari e s’intravedono i resti di altre 20, mentre molte si suppongono nascoste da cumuli di macerie che si vedono qua o là. Il nuraghe domina il villaggio, le cui costruzioni, tutte di pianta circolare sono sparse senz’ordine per tutto il territorio. Senza dubbio è questo il villaggio nuragico più esteso che abbia potuto rilevare durante la mia campagna di esplorazione archeologica”. Sempre sul sito del Comune si legge che nell’area del Ruinas sono censite le rovine di Bidda Silisè, Cortes de Maceddu, Adana, che si sostiene fossero state abbandonate intorno al 1400, in seguito ad una pestilenza e che i suoi abitanti, fossero stati accolti da Arzana, in cambio delle loro terre. Oggi i paesi sono interamente distrutti tranne il nuraghe della parte alta del villaggio, chiamato dai pastori arzanesi Sa Presoni è Molato, e qualche altra traccia residua. Anticamente doveva essere un grosso centro, al quale facevano capo tutti i pastori della zona e doveva essere provvisto anche di fontane e pozzi, perché l’acqua sgorga da varie parti in modo naturale”.
Le foto del villaggio nuragico di Ruinas sono di Giovanni Sotgiu, Lucia Corda, Maurizio Cossu e Andrea Mura-Nuragando Sardegna.