6a 2: L’area archeologica di Lu Brandali, a Santa Teresa di Gallura, si sviluppa lungo le pendici di un promontorio granitico e sulla piana circostante, in prossimità della baia di Santa Reparata, nella costa N della Gallura.
Il complesso comprende un nuraghe con antemurale, un villaggio, una tomba di giganti, tafoni e ripari sotto roccia. Il nuraghe, posizionato nel punto di massima elevazione, sfrutta i piani rocciosi per svilupparsi su livelli sfalsati. Il villaggio, che nel 1967 presentava 36 capanne, oggi solo in parte visibili, si estende lungo il pendio e nella piana ad E e a S del nuraghe. Le capanne, generalmente curvilinee, si adattano alla morfologia rocciosa, spesso inglobando gli affioramenti, e presentano doppi paramenti murari; i blocchi, appena sbozzati o grezzi, sono disposti a filari regolari e legati con malta di fango. Le coperture, coniche, erano rette da raggiere di travi e travetti cui si legavano altri elementi lignei trasversali. Questi sostenevano un incannicciato di fasci di cannette palustri convergenti verso il centro e ricoperti da uno strato di malta d’argilla che ne assicurava la coibentazione. Venivano poi sovrapposti altri fasci vegetali bloccati da piccole lastre calcaree. La tomba di giganti, di cui avanzano solo le fondazioni, si trova a SE del villaggio, sul limite del declivio. Un tempo maestosa, consta di un corpo tombale allungato con terminazione absidata e di un’esedra semicircolare. La muratura era probabilmente a filari. A circa 60 km a SE è situata una struttura circolare forse legata al rituale che precedeva l’inumazione nella tomba di giganti. I tafoni e gli anfratti che si aprono nei massi granitici dei versanti O e SO del promontorio furono utilizzati in epoca nuragica come ripari e abitazioni e come luoghi di sepoltura.
Le foto del complesso nuragico di Lu Brandali, in territorio di Santa Teresa di Gallura, sono di Romano Stangherlin e di Andrea Mura- Nuragando Sardegna.