23b: Il complesso nuragico di “Santu Miali”, in territorio di Pompu, “è costituito da una torre centrale e da un bastione quadrilobato con un cortile interno. Il paramento esterno della torre principale, di cui si scorge un solo filare riferibile alla camera del primo piano, è costituito in opera isodoma con blocchi di arenaria. All’interno, si individua – a S – lo sbocco della scala d’andito. Questa, liberata dai crolli durante le ultime campagne di scavo, presenta sezione ogivale. Della camera del piano terra, liberata anch’essa – in parte – dei crolli, si contano 6 filari di blocchi parallelepipedi. Le cortine murarie del bastione mostrano andamento rettilineo nei quadranti esposti a E, S e O, e curvilineo in quello settentrionale. La cortina S – restaurata in antico – è realizzata in opera isodoma, con blocchi lavorati, nei filari inferiori, mentre presenta grandi massi in arenaria nell’ultimo filare residuo… Il cortile che si estende a S del mastio, di pianta reniforme e parzialmente ingombro di pietrame, è stato riutilizzato – in età tardoantica – a scopo cultuale…Un villaggio di capanne, delimitato da una muraglia e riutilizzato in epoca medievale, si estendeva attorno al nuraghe” (Sardegna Cultura).
L’”Inus” di Siris, noto in bibliografia anche con il nome di “Pranu Nuracci”, è un nuraghe complesso di tipo polilobato. Si conservano due torri laterali, i muri perimetrali ed il mastio centrale. La torre laterale sud-occidentale e quella settentrionale si conservano per circa 4-5 filari. Il mastio centrale, in buono stato di conservazione, presenta 12 filari in opera poligonale con blocchi di grandi dimensioni appena sbozzati, ingresso a sud-est, con architrave monolitico.
Le foto del complesso nuragico di “Santu Miali”, a Pompu, sono di Andrea Mura-Nuragando e Bibi Pinna, quelle del nuraghe “Inus”, a Siris, sono di Marco Cocco.