18 – Il Tempio a megaron Domu de Orgia, ad Esterzili, è uno dei 31 siti proposti all’Unesco come vessilliferi della grandiosa civiltà nuragica, della sua storia e delle sue sterminate testimonianze materiali.
“Non solo è il più grande tempio a megaron nuragico finora conosciuto, ma anche il luogo di ritrovamento di un vero e proprio ‘tesoro’ archeologico, nonché il protagonista di una leggenda popolare. Sa Domu de Orgia sorge a circa mille metri d’altitudine sul monte Cuccureddì, nel territorio di Esterzili, borgo incastonato tra altopiani e valli della Barbagia di Seulo. Il santuario, racchiuso da un recinto di forma ellittica, misura 22 metri e mezzo di lunghezza e poco meno di otto di larghezza. Si compone di un vestibolo, ottenuto dal prolungamento dei muri laterali, una cella divisa in due ambienti e un piccolo opistòdomo sul lato opposto all’ingresso, probabilmente con la funzione di rendere più simmetrica la struttura. Il materiale di costruzione è lo scisto, lavorato in blocchi squadrati e disposti a filari orizzontali.
Tra le mura del tempio aleggia la leggenda della sacerdotessa Orgia, strega e fata allo stesso tempo, che visse qui fino a che gli abitanti dei villaggi circostanti non la obbligarono ad andarsene. La strega decise di vendicarsi, nascondendo due cesti, uno contenente un tesoro, l’altro uno sciame di terribili ‘muscas maceddas’, le mosche assassine. I temerari che avessero osato andare alla ricerca del tesoro, aprendo il forziere sbagliato, avrebbero causato una strage, per cui nessuno tentò l’impresa e il ‘bottino’ sarebbe ancora nascosto tra le mura”. (Sardegna Turismo).
Le foto del Tempio a megaron Domu de Orgia, ad Esterzili, sono di Giovanni Sotgiu, Sergio Melis, Lucia Corda, Maurizio Cossu e Cinzia Olias.