28 – Il nuraghe Seruci, a Gonnesa, è uno dei 31 siti proposti all’Unesco come vessilliferi della grandiosa civiltà nuragica, della sua storia e delle sue sterminate testimonianze materiali.
“Il complesso di Seruci, che si estende per oltre sei ettari, è costituito da un nuraghe complesso, un antemurale, un esteso villaggio di capanne e almeno una tomba di giganti, ubicata sulla collina prospiciente.
Il nuraghe, che si eleva per circa 14 m di altezza sul piano di campagna, era sicuramente un nuraghe complesso (forse pentalobato) con mastio centrale a tre celle sovrapposte, circondato da antemurale turrito.
Il villaggio si compone di oltre un centinaio di capanne adagiate lungo un pendio sulla cui cima svetta la mole del nuraghe. Il Taramelli, che operò una prima campagna di scavo, mise in luce quattro capanne circolari. Fra queste, mostravano particolare interesse la capanna con bancone sedile alla base della pareti e nicchie sopraelevate entro le murature, e un’altra, cui era annesso un cortile rettangolare.
Gli interventi più recenti, concentrati nel margine SO dell’insediamento – su una superficie di mq 550 – hanno portato all’acquisizione planimetrica di oltre 50 vani di diversa tipologia che si distribuiscono in sei isolati. Gli isolati, di uguale estensione e medesimo impianto ad “anello”, distinti ma al contempo interrelati, si dispongono per lo più a gruppi di tre.
Gli scavi hanno interessato finora un solo isolato, costituto da 14 ambienti disposti a sviluppo centripeto attorno ad un cortile centrale: una tipica struttura abitativa dell’ultima fase della civiltà nuragica, evoluzione dei semplici aggregati di capanne monocellulari.
Le foto del nuraghe Seruci, a Gonnesa, sono di Lucia Corda, Bibi Pinna, Francesca Cossu, Diversamente Sardi e Alberto Valdès.