31 – Il Nuraghe Arresi, a Sant’Anna Arresi, è uno dei 31 siti proposti all’Unesco come vessilliferi della grandiosa civiltà nuragica, della sua storia e delle sue sterminate testimonianze materiali.
Il nuraghe, risalente al XV-XIV secolo a.C., si erge in mezzo a due chiese e fu costruito su un insediamento più antico, abitato nel Neolitico Recente e nel primo Eneolitico. A completare il quadro preistorico dentro il paese sono due fontane nuragiche, a est e ovest del monumento. È un caso di sovrapposizione cultuale: varie ‘fortezze’ spirituali si avvicendarono nel paese nella successione dei millenni.
L’Arresi è un nuraghe ‘a tancato’, ossia costituito da una torre principale unita a una secondaria da due bracci murari che racchiudono un cortile. L’edificio è realizzato con blocchi di calcare disposti a filari con ‘tessitura’ irregolare. La torre principale ha un diametro di circa 13 metri ed è alta (oggi) sette metri, la torre secondaria è più piccola: il diametro è quattro metri e l’altezza residua due e mezzo. L’ingresso è nel braccio murario orientale, sormontato da un architrave di granito e immette in un andito sulle cui pareti si aprono due piccoli vani. Il corridoio conduce al cortile interno sul quale si affacciano le due torri. Dentro il mastio, lungo un corridoio, si affacciano un piccolo vano cieco e una stretta e ripida scala. All’interno della camera principale sono ricavate tre nicchie disposte a croce. Nella torre secondaria si trovano un piccolo vano e una nicchia contigui. Mancano tracce di terrazzo e coperture a tholos delle torri.
Le foto del nuraghe Arresi, a Sant’Anna Arresi, sono di Nicola Castangia, Bibi Pinna, Ponziana Ledda e autore non identificato. LA foto della fonte nuragica, all’interno dell’abitato, è di Elisa Palmas.